Oggi voglio raccontarti della mia giornata a Cipro del nord, e no, non mi riferisco solo ad aver attraversato il confine pedonale nella città di Nicosia.
Facciamo subito un passo indietro.
L’isola di Cipro, pur trovandosi quasi in medio oriente, è un’isola europea. Tuttavia, nel 1974 la parte nord è stata invasa ed occupata dai turchi, che tuttora vi risiedono.
Il territorio del nord non è mai stato riconosciuto a livello europeo, ma viene riconosciuto soltanto dalla Turchia. Un esempio tangibile di questa divisione per chiunque si trovi a visitare Cipro è la sua capitale, Nicosia, l’ultima capitale europea ad essere divisa in due.
Visitando Nicosia, in alcuni punti si scorgeranno delle barricate con barili e filo spinato che separano le due zone della città. Spesso le aree sono presidiate da militari e vi è il divieto di fare foto o video. Esiste però un varco che consente di oltrepassare il confine per visitare la zona nord.
Anche se in passato non era così, negli ultimi anni si può oltrepassare il confine senza problemi, muniti ovviamente di documento di identità. Io ho portato con me il passaporto, ma ho visto altre persone accedere con la carta di identità elettronica senza alcun problema.
Lo stesso procedimento di controllo documenti viene effettuato nei vari varchi che consentono di attraversare il confine in auto.
Una premessa doverosa.
Come ti ho già detto prima, il territorio di Cipro del nord non è riconosciuto a livello europeo e quindi neanche a livello assicurativo. In molti sostengono che gli autonoleggi vietino totalmente l’attraversamento del confine, in realtà non è proprio così.
Ti consiglio innanzi tutto, una volta individuato il noleggio auto che deciderai di utilizzare per il tuo veicolo, di contattarli via mail e chiedere loro se consentono l’attraversamento.
Il mio noleggiatore mi ha avvisato che la copertura assicurativa non era ovviamente prevista nella zona nord, ma non mi ha negato di attraversare il confine. Mi ha solo informato che l’attraversamento era, come immaginavo già, a mio rischio e pericolo.
Al confine con Cipro del nord però, dopo aver fatto controllare i documenti, se si è in auto, viene fatta sottoscrivere una polizza assicurativa per la zona nord. Il costo è di 20€ fino a 3 giorni di permanenza, oltre i prezzi aumentano.
Funziona? È efficace? Non lo so, per fortuna non ne ho avuto bisogno, tuttavia è l’unica possibilità che si ha di entrare nella zona turca con un mezzo “proprio”.
Alternativa che in molti consigliano ma che personalmente ho trovato piuttosto macchinosa e fattibile forse solo a Nicosia, è quella di noleggiare un secondo veicolo nella zona nord, in modo tale da non avere problemi con le assicurazioni.
Tieni presente che nel varco dove ho scelto io di oltrepassare il confine, ovvero quello di Dherynia, non c’era nulla, tanto meno un autonoleggio. Si può valutare di utilizzare un taxi per raggiungere un autonoleggio? Mi sembra una soluzione complicata e dispendiosa, non tanto in termini economici, ma di tempo.
Se non te la senti di oltrepassare il confine in auto potresti optare per un tour organizzato. Ce ne sono diversi in partenza da Larnaca, Pafos o Agia Napa, effettuano tutti dei giri “classici” dei posti più turistici e ti consentiranno di visitare comunque questa zona dell’isola.
Un’altra informazione importante è quella riguardante la copertura telefonica, la sim italiana infatti nella zona turca di Cipro funziona a pagamento, in quanto non si è in zona coperta dal roaming europeo.
Se hai assolutamente la necessità di avere connessione durante la tua permanenza a Cipro del nord ti consiglio di acquistare una esim. Se invece come me trascorrerai poco tempo nella parte turca, puoi disattivare i dati una volta oltrepassata la dogana e, per usufruire comunque delle mappe, grazie a google maps puoi scaricare la parte che ti interessa in modo da poterla utilizzare offline.
Ma torniamo al mio viaggio e alla mia giornata a Cipro del nord.
Intanto se ancora non lo fai ti invito a seguirmi su Instagram, lì puoi trovare in evidenza tutte le storie relative a questo viaggio.
Ti confesso che avendo avuto più giorni a disposizione avrei davvero scelto di dormire almeno una notte nella zona nord per visitare quanto più possibile, considerando che sono in pochi i turisti ad oltrepassare il confine ed è quindi una zona davvero ancora molto autentica.
Purtroppo il tempo è sempre abbastanza limitato e si è costretti a fare delle scelte, ma non escludo un secondo viaggio per esplorare tutto quello che mi sono persa.
Dopo aver oltrepassato il confine, con tutti i controlli del caso, ho iniziato a guardarmi intorno ed è stato inevitabile notare immediatamente la differenza totale con la zona sud.
Sono entrata nel varco di Dherynia, che è quello che ti consiglio se alloggi nella zona sud est dell’isola (Agia Napa, Protaras ecc), e lo scenario spettrale che mi sono trovata davanti è stato piuttosto scioccante.
Per diversi chilometri ci sono aree interamente militari, delimitate da recinzioni e filo spinato. Le case, sparse qua e là lungo la strada, ormai abbandonate da anni. Spunta in lontananza un minareto, a segnalare una moschea: siamo proprio in territorio musulmano.
Cipro del nord: cosa vedere in un giorno.
La prima tappa della mia giornata a Cipro del nord è il sito archeologico dell’antica Salamina. Il parcheggio è semi deserto, nel sito ci siamo solo noi e un’altra coppia. Arriverà poi un bus, incontrato poco prima in dogana.
L’ingresso al sito ha un costo davvero irrisorio (l’equivalente di circa 2,90€ in due) e si paga in lire turche. Nessun problema se non hai prelevato, neanche io lo avevo fatto, al botteghino sono muniti di pos per i pagamenti elettronici.
Il sito è grandissimo, circa 7km, tutti sotto al sole e al caldo infernale (se anche tu andrai in estate porta con te sempre dell’acqua, qualcosa per coprire la testa e della crema solare in abbondanza: meglio evitare ustioni). La buona notizia però è che tutte le attrazioni principali sono concentrate all’inizio, quindi non sarà necessario percorrere tutta l’area del parco se si ha troppo caldo.
L’antica città di Salamina era un’antica Polis di Cipro, costruita sulla costa orientale dell’isola.
Se come me sei amante dei siti archeologici qui troverai pane per i tuoi denti, nonché sorci molto fotogenici.
Inoltre, essendo appunto a ridosso del mare, subito fuori dal sito si trova una bella spiaggia attrezzata in cui potersi eventualmente concedere un bagno rinfrescante dopo la visita.
La mia giornata a Cipro del nord prosegue in direzione Famagosta, città un tempo importantissima perché collocata proprio sulla rotta tra Europa e Medio Oriente. Questa città però porta il peso di una storia travagliata, evidenziata in maniera molto efficace dalla sua cattedrale, trasformata in moschea, dalla quale svetta un minareto al posto del campanile.
Proprio qui c’è una delle più importanti fortificazioni murarie del Mediterraneo, costruite dai Veneziani che dalla fine del 1400 fino all’invasione turca del 1571 possedevano la città.
Dopo una bibita fresca all’ombra di un albero, non smetterò mai di ricordarti quanto Cipro possa essere calda nei mesi estivi, abbiamo ripreso la nostra macchina in direzione Varosha, quartiere fantasma della città.
Varosha, Maras in turco, era una località molto turistica di Cipro che a seguito dell’occupazione turca del 1974 venne abbandonata dai suoi abitanti che contavano però di tornare appena le cose si fossero si sistemate. La situazione si evolse in modo tale che non vi fu mai più la possibilità di farvi ritorno ed oggi ci troviamo davanti ad una vera e propria città fantasma.
Varosha è poco distante dal centro di Famagosta e si può arrivare in auto ma solo fino ad un certo punto. Lasciata l’auto in un parcheggio gratuito, si procede a piedi attraverso un altro varco, nel quale vengono effettuati dei controlli a borse e zaini.
È vietato volare con il drone in questa zona e anche solo portarlo con sé. Le macchine fotografiche invece sono ammesse senza problemi.
L’accesso a Varosha è gratuito.
Subito all’ingresso è presente una grande area di noleggio bici, che col senno di poi, avrei sicuramente valutato.
All’interno di Varosha ci si muove solo attraverso i percorsi segnalati, vere e proprie strade, anche ben tenute. L’area è piuttosto grande, per questo forse la bici è il mezzo migliore per visitarla tutta in un tempo ragionevole.
Fatti i primi passi, l’impatto è spettrale, un po’ come quello che avevo avuto entrando nella zona nord, ma qui amplificato.
Case, palazzi e resort a cinque stelle completamente abbandonati e ormai fatiscenti.
Fa una certa impressione pensare che questa, prima dell’invasione, era la più importante località di villeggiatura dell’isola, in cui decidevano spesso di recarsi anche personaggi famosi tra cui Liz Taylor e Brigitte Bardot.
La spiaggia di Varosha è una delle più belle dell’isola, con un’acqua incredibilmente cristallina. È attrezzata ed è tuttora possibile noleggiare lettino e ombrellone, il costo non supera i 3€ ed è una sosta da valutare assolutamente. Se lo avessi saputo ad esempio avrei indossato il costume!
È presente anche un bar con diversi posti a sedere per una pausa pranzo all’ombra o un gelato.
Conclusioni.
È terminata così la mia giornata a Cipro del nord, ripercorrendo quella via desolata verso il confine, dove dopo i soliti controlli di sicurezza siamo rientrati in Europa.
Una giornata a Cipro del nord è un’esperienza che ti consiglio assolutamente e spero anzi che tu avrai a disposizione più tempo di me per esplorare al meglio anche altri luoghi come la penisola di Karpaz oppure la città di Kyrenia (Girne).
Se invece vuoi saperne di più sulle località balneari ti invito a leggere il mio articolo sulle spiagge più belle di Cipro.
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