Pur essendo abbastanza distante da noi, l’Armenia si raggiunge in sole quattro ore di volo dall’Italia, è quindi una destinazione perfetta per trascorrere qualche giorno, anche solo un weekend lungo.
Tre giorni pieni sono un tempo sufficiente per farsi un’idea del territorio, visitare diverse zone, ammirare paesaggi molto diversi tra loro, immergersi nella cultura locale e visitare monasteri.
Informazioni di Base:
Si atterra a Yerevan, la capitale.
Per entrare in Armenia non è richiesto il visto, per noi Italiani è sufficiente il passaporto per soggiorni inferiori ai 180 giorni.
Ci troviamo nella regione del Caucaso, oltre la Turchia. Qui il roaming dati europeo ovviamente non funziona, dunque sarà necessario munirsi di sim locale se si vuole rimanere connessi.
Come ti ho già raccontato in altre occasioni, ormai sono diventata una grande fan delle esim, si possono acquistare comodamente da casa si attivano prima della partenza in modo tale da essere già connessi fin dall’atterraggio, semplicemente disattivando la sim personale.
Se però hai un cellulare che non supporta la esim nessun problema, in aeroporto troverai subito dei chioschi che vendono sim locali, anche se atterri di sera.
La moneta Armena è il Dram.
In Armenia si parlano l’armeno e il russo. Nella capitale, Yerevan, incontrerai alcune persone che parlano anche inglese, soprattutto negli hotel e nei ristoranti anche se non sempre, nel caso ti trovassi a frequentare taverne molto molto local.
Il modo più economico per arrivare in centro dall’aeroporto è utilizzare una di queste due app: GG Taxi o Yandex Go, entrambe funzionano come Uber che qui invece non esiste e ti consentiranno di arrivare in centro città alla tariffa più vantaggiosa (circa 6€).
Per muoversi all’interno del paese è possibile noleggiare un’auto, oppure partecipare a tour di gruppo o privati.
Cosa vedere in Armenia
Per questo viaggio ho scelto di non noleggiare l’auto ma ho deciso di fare un’esperienza un po’ diversa. Ho scelto di partecipare ad una giornata di gruppo e un’altra di tour privato, con un autista a completa disposizione.
Alla fine dell’articolo troverai tutte le considerazioni del caso con mini recensioni per ognuna delle due esperienze.
Ho pensato di gestire i miei tre giorni in Armenia in questo modo: due gite di un’intera giornata in posti iconici del paese e un giorno nella capitale, Yerevan. Se non l’hai ancora fatto ti consiglio di leggere il mio articolo sulle 10 cose da vedere a Yerevan.
Oltre ad una visita alla sua capitale ecco le cose da vedere durante il tuo prossimo viaggio in Armenia:
Garni
Il tempio di Garni è l’unico tempio pagano del paese ed è dedicato al Dio del sole. La sua struttura che ricorda molto il Partenone fu distrutta dal terremoto del 1679 e venne ricostruita a partire dalla fine degli anni ’60. L’ingresso al tempio è a pagamento ed ha un costo di circa 3.5€.
Una delle cose che ho maggiormente apprezzato di questo tempio è il contesto in cui è inserito, un canyon verdeggiante e molto particolare, scavato dal fiume Azat.
Da qui, guardando verso il basso potrai vedere un altro posto molto interessante, questa volta creato totalmente dalla natura, la Symphony of Stones.
La sinfonia di pietre è un vero e proprio monumento naturale composto da numerosissime colonne di basalto alte circa 50 metri e dalla forma così regolare che farai fatica a credere che siano del tutto naturali.
Si accede al sito pagando in loco, in contanti o carta, un ticket di ingresso di circa 70 centesimi.
Monastero di Geghard
Geghard è un monastero unico nel suo genere. Il suo nome deriva dal nome della lancia che trafisse Gesù ed è anch’esso situato nel Canyon scavato dal fiume Azat.
Geghard è stato edificato attorno ad una sorgente sacra, che è possibile vedere visitando il suo interno e la particolarità di questo monastero è quella di essere parzialmente scolpito nella roccia (incredibile!).
Non perderti il piano superiore che nasconde una chiesa rupestre anch’essa scolpita nella roccia. Dopo aver visitato il monastero potrai assaggiare qualche dolcetto locale fermandoti alle bancarelle lungo il percorso per tornare all’auto, comunicando a gesti con i venditori ambulanti, dato che nessuno sa mezza parola di inglese.
Preparazione del Lavash
Una delle cose da non perdere in Armenia è la preparazione del lavash, il tipico pane locale divenuto patrimonio UNESCO. Vedere le donne che fanno il pane è una di quelle esperienze che incuriosiscono molto. Composto solo da semplici ingredienti ovvero acqua e farina, il pane viene prima impastato e steso sottilissimo e poi, posizionato su una sorta di cuscino ovale, viene attaccato alle pareti di un forno scavato nel terreno. Basteranno meno di due minuti per una cottura perfetta.
Ti consiglio di assaggiarlo sia da solo che accompagnato a pietanze locali.
Monastero di Khor Virap.
Il monastero di Khor Virap si trova al confine con la Turchia e fra tutti, a mio parere, è uno di quelli collocati nel paesaggio più interessante. Si può salire su una collinetta proprio dietro il monastero per osservarlo da una prospettiva diversa e ammirare lo spettacolare scenario circostante. Questo monastero ha infatti una bella vista sul Monte Ararat, montagna originariamente armena ora appartenente alla Turchia. Nelle giornate di cielo limpido la vista sarà davvero spettacolare.
Echmiadzin
A mio parere il monastero meno interessante fra tutti, sicuramente molto bello, ma inserito in un contesto cittadino che non ha niente a che fare con i monasteri che ti ho citato finora. Se hai del tempo che ti avanza però puoi fare un giro anche qui. Il monastero di Echmiadzin venne costruito proprio in questo luogo perché fu proprio qui che San Gregorio ebbe una visione divina. Ad oggi questo luogo è l’equivalente del nostro vaticano per la chiesa apostolica armena.
Zvartnots
Zvartnots è un complesso di rovine di una cattedrale, distrutta nel X secolo. Si trova vicino all’aeroporto e se le rovine sono la tua passione non puoi perderlo.
Purtroppo le fasce orarie di apertura non sono molto ampie e non sono riuscita ad accedere perché arrivata troppo tardi. Sono riuscita a fare solo una lontanissima foto dal cancello ormai chiuso.
Lago Sevan e relativo monastero
Il lago Sevan è uno dei laghi di alta quota più grandi del mondo e si trova proprio in Armenia. Per la popolazione locale è il luogo per eccellenza di villeggiatura. Su di una collina proprio a ridosso del lago si erge il monastero di Sevanavank, con una vista assolutamente invidiabile sul lago.
La Svizzera Armena
La Svizzera armena è una zona a nord dell’Armenia così chiamata per la folta vegetazione presente. È una cosa da vedere durante un viaggio in Armenia, per rendersi conto di quanto possano cambiare rapidamente i paesaggi da una zona all’altra.
In questa zona puoi trovare:
Goshavank
Monastero nel cuore della Svizzera armena, una zona insolitamente verdeggiante per il paese.
Questo monastero è formato da tre chiese, una principale e due più piccole.
Haghartsin
Anche Haghartsin è immerso nel verde della Svizzera Armena e anche questo monastero si compone di tre chiese distinte. Recentemente è stato oggetto di una ristrutturazione grazie alla quale è stata donata alle facciate una nuova lucentezza. Personalmente è uno dei monasteri che ho preferito.
Dilijan
Se deciderai di visitare i monasteri di Goshavank e Haghartsin sicuramente passerai da questa città dalle case in legno e pietra. Qui troverai diverse botteghe di artigianato locale dove potrai comprare qualche souvenir. Ti consiglio di girare per la città a caccia di qualche scorcio particolare.
Conclusioni e recensioni
Con qualche giorno in più a disposizione sicuramente puoi vedere molto altro, anche nella parte sud del paese, che per motivi di tempo non sono riuscita a visitare.
Come promesso all’inizio, ecco il mio pensiero sulle esperienze che ho fatto e le recensioni sui servizi di cui ho usufruito.
Tour organizzato:
Con il tour organizzato c’era davvero troppa gente da dover gestire, la guida era bilingue (inglese/russo) e per ogni informazione doveva fare la doppia spiegazione, rendendo i tempi lunghissimi. Le soste a mio parere sono state mal gestite e molto sproporzionate tra loro in termini di tempo, il che non ha dato modo di gustare a dovere un determinato luogo. Inoltre, come accade quando c’è tanta gente su un bus, la puntualità degli orari di ripartenza da un preciso punto non veniva sempre rispettata dunque un tour in autonomia sarebbe stato senz’altro migliore.
Driver privato:
Il tour con il driver privato invece ha avuto tutto un altro impatto. Anche se la persona che ci è venuta a prendere in hotel non parlava una parola di inglese ed era solo un driver, non una guida, l’esperienza vissuta è stata più che positiva.
Probabilmente abbiamo trovato la persona giusta e predisposta ma durante il percorso ci ha spiegato tante cose e raccontato curiosità sui luoghi che visitavamo e in generale su tutto il paese grazie all’aiuto di google translate. Inoltre il driver ci ha concesso di fare tappe fuori programma e non eravamo vincolati da limiti di tempo, questo ha permesso di gustare appieno ogni posto.
L’attività con driver privato è quindi quella che ti consiglio per un’esperienza più completa, per conoscere meglio la cultura armena e la sua storia, cosa che noleggiando un’auto in autonomia non è sicuramente possibile.
La lista delle cose da vedere in Armenia in tre giorni è terminata. Spero di averti fornito le indicazioni che cercavi e di averti ispirato a visitare questa terra ancora semi sconosciuta.
Condividi questo articolo con qualcuno che dovrebbe visitare questo paese e seguimi su Instagram per continuare a viaggiare con me.
Viaggio affascinante , grazie per la condivisione 🤩
Grazie mille a te.